Santiago de Compostela, aprile 2010 - Il Camino Inglés va dal mare Cantabrico a Santiago. 124 chilometri nei boschi di una Spagna nordica, nel vento dell'Atlantico, battuta da piogge che si alternano a capricciose sortite del sole.A piedi, il mondo è del tutto diverso. Ogni prospettiva muta lentamente, centellinata dai nostri passi; ogni pianta ha un profumo, e lo respiro a fondo, avida: menta, e i primi fiori dei limoni. E quelle calle che fioriscono, candide, dal fango? Terre deserte, dove per chilometri non incontri nessuno: e allora è una gioia il tetto di una cascina, e un vecchio sulla porta che augura: «Id con Dios!». È un mondo antico quello che ci si svela sui passi del Camino dei pellegrini inglesi. Ai crocicchi si esita: dov'è la conchiglia? Eccola, nascosta sotto a una ciocca di edera, su un muro. Allora confortati ci si rimette in cammino. Il passo e il Rosario, nella stessa cadenza.Finché da lontano intravvedi le torri della cattedrale, con un sussulto del cuore: e acceleri il passo. Eccola: mole di pietra cesellata da mille artigiani, e quasi montagna, coperta com'è, in alto, da muschi, nell'umidità dell'oceano vicino. E dentro ombra e ori e profumo d'incenso, e l'ostia bianca elevata sull'altare. Santiago, la meta: che in spagnolo, splendidamente, si dice "destino".
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