Un occhio di riguardo alle famiglie più giovani, con figli che vanno a scuola e in cui almeno uno dei genitori ha perso il lavoro. Il Comune di Varese ha emesso un avviso per l'assegnazione di un "contributo di studio" in denaro, proporzionato alla situazione economica del nucleo nel quale un genitore abbia perso l'occupazione. Duecento o trecento euro: dipende se si tratta di bambini delle elementari, delle medie e del biennio delle superiori, oppure del triennio; al crescere dell'ordine di studi, infatti, libri e materiali scolastici gravano ancora di più sulle esigue casse di mamma e papà.Destinatari dei fondi, fino ad esaurimento del "tesoretto" individuato da Palazzo Estense, che ammonta a 100mila euro, sono le famiglie residenti a Varese, con figli che frequentano una scuola sia pubblica sia privata, dalle primarie alle secondarie di secondo grado, e con un reddito Isee di massimo 30mila euro. Per quanto riguarda le condizioni di lavoro, sarà il genitore stesso a dichiarare con un'autocertificazione lo stato di disoccupazione: nella graduatoria stilata dagli uffici peseranno diversi fattori oltre al reddito, come il periodo di disoccupazione, se si percepiscono ammortizzatori sociali, se si era in due a lavorare, o se il genitore è da solo e senza occupazione. Sul sito del Comune tutte le informazioni necessarie e la modulistica per la domanda. Un'utile iniziativa per fare sì che la crisi non gravi anche sulla possibilità dei ragazzi di compiere un sereno percorso di studi.
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