venerdì 29 agosto 2003
L'uva, per le sue componenti e caratteristiche, si presta in modo eccellente a una cura disintossicante, conosciuta come ampeloterapia.L"ampeloterapia è consigliata a tutti e soprattutto a chi  è molto stanco oppure soffre di cuore e circolazione; è bene comunque prima di iniziarla, consigliarsi col proprio medico curante e, se è il caso, eseguire prima esami appropriati.Non è consigliata ai diabetici e ai malati di rene.  Quali sono i principi attivi dell"uva che provocano effetti specifici sul corpo umano? a)acido tartarico: antiossidante, un po" lassativo e diuretico.b)acido malico: riequilibra l"azione lassativa dell"acido tartaricoc)sostanze coloranti:  nella buccia dell"uva rossa ci sono l"Enoside e la Xantofilla (detta E161).d)zuccheri: L"uva ne contiene molti, tutti direttamente assimilabili, senza l"intervento del fegato, ecco perché questo frutto serve a chi soffre di fegato.e)resveratrolo e fitoestrogeni: Sostanze che si trovano sulla buccia dell"uva rossa (ma ce n"è anche un po" in quella bianca) che  regolano il colesterolo.Come si esegue questa terapia? Il periodo migliore è l"autunno; più è fresca l"uva, più la cura funziona.La terapia si inizia mangiandone circa mezzo chilo al  mattino, a digiuno, al posto della consueta prima colazione. Per chi non fosse abituato a ciò, è consigliabile mangiare questa stessa quantità divisa in 2-3 piccoli spuntini, nella mattinata. Aumentando la dose si deve arrivare in 3 giorni ad 1 Kg. Al mattino e poi, nella seconda settimana di cura, a circa 2 Kg, a seconda della tolleranza personale, comunque senza mai superare questo peso.È consigliabile, invece, mangiare cibi che si sposino bene con questo frutto, quindi i cereali, come le fette biscottate, i crackers, il pane integrale.È importante masticare bene l"uva e insalivarla bene; si può anche bere il solo succo.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: