Uno stop alle colf straniere
martedì 10 gennaio 2012
Poco meno di 300 mila stranieri, già in Italia ed in regola con il permesso di soggiorno, sono attualmente senza lavoro. Questo dato, registrato dal Ministero del lavoro, sconsiglia l'emanazione nel 2012 del "decreto flussi", il provvedimento che ogni anno autorizza l'ingresso di nuovi lavoratori extraeuropei, per quote definite secondo i Paesi di provenienza. Lo stop ad un nuovo decreto, tuttavia non ancora ufficiale, riflette la crisi generale che investe l'occupazione in tutti settori lavorativi. Nuove provenienze dall'estero verrebbero ad aggravare il mercato del lavoro, già impotente ad assorbire fasce crescenti di disoccupazione sul territorio. Le famiglie interessate quest'anno ad assumere (o a regolarizzare) colf o badanti provenienti dall'estero devono attendere tempi migliori.
Ancora in bilico anche il contributo speciale che i domestici stranieri già in Italia dovrebbero pagare in caso di rilascio o rinnovo del permesso di soggiorno. Lo prevede un decreto del 2009, ora riesumato, con un importo variabile da 80 a 200 euro e destinato a finanziare il Fondo rimpatri degli immigrati.
Conti online. Le ricevute dei vecchi pagamenti, i contributi e le varie annotazioni del rapporto domestico – documenti che normalmente gonfiano la cartellina "Colf" – trovano ordine, completezza e chiarezza in un nuovo servizio offerto online dall'Inps. Fra i settori del sito internet dedicati al datore di lavoro è ora compresa anche la nuova voce "estratto contributivo", un'opportunità che offre molto più di una semplice consultazione di contri-buti.
Il servizio mette a disposizione l'elenco dei rapporti di lavoro domestico, attivi o cessati, relativi agli ultimi cinque anni, così che il datore di lavoro può visualizzare di ciascuno lo stato dell'arte, compreso l'estratto conto dei pagamenti, analitico ed ordinato per anno e per trimestre. Tuttavia questo estratto non ha valore certificativo ma elenca i pagamenti registrati negli archivi Inps e può essere soggetto a modifiche, su indicazioni che lo stesso datore di lavoro può inserire nel corso della consultazione.
Rimborsi. Pagare i contributi della colf più di quanto dovuto (ad esempio, un doppio versamento) è una situazione che può accadere a chiunque, ma l'Inps è pronto a rimettere i conti in pari, restituendo l'eccedenza al datore di lavoro. La procedura per ottenere il rimborso dall'Istituto è passata da cartacea a telematica a partire dal 1° gennaio scorso. Tuttavia solo per questo mese sono ammesse ancora le richieste cartacee, presentate agli uffici direttamente o inviate per posta, ma dal 1° febbraio 2012 avranno validità soltanto le domande presentate con modalità telematiche. Chi utilizza internet compila direttamente la richiesta di rimborso sul sito dell'Inps. In alternativa la domanda può essere avanzata tramite intermediari autorizzati (consulenti del lavoro, patronati ecc.). Tutti possono disporre dell'assistenza del call center gratuito 803164.
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