Uno stop ai 67 anni dell’Assegno sociale
martedì 15 aprile 2025
La “speranza di vita”, che allunga il tempo della pensione, risale al 2010 (decreto n. 78 del 30 luglio) quando il Governo dell’epoca, preso atto del grande deficit dell’Inps, decise di mettere un freno alla spesa degli assegni della previdenza. Fu assegnato all’Istat, incaricato di osser-vare l’andamento della mortalità e di altri fattori sociali, il compito di ricavare la vita media della popolazione italiana calcolandola sull’età dei 65 anni, richiesti all’epoca per la pensione di vecchiaia, con i relativi costi per l’Inps. Da allora si è osservata una progressione periodica della speranza di vita della popolazione maschile e femminile, con la conseguenza di elevare il requisito dell’età per le pensioni. Dalle ultime rilevazioni dell’Istat la speranza di vita a 65 anni è salita nel 2024 a 21,2 anni. Rispetto al biennio 2021-2023, al quale è stato rapportato il precedente andamento dell’età, è stato calcolato un aumento di 7 mesi da aggiungere agli attuali 67 anni di età, il requisito vigente per le pensioni di vecchiaia ordinaria. Ma in realtà si devono ancora scontare 4 mesi di calo della speranza registrati nelle precedenti rilevazioni. Per la differenza, dovrebbe ora aumentare l’età della pensione da 67 a 67 anni e 3 mesi, a partire dal 2027. Tuttavia è allo studio un rinvio per due anni, fino al 2028, riservato esclusivamente ai lavoratori interessati da esodi e altre uscite anticipate. In ogni caso è auspicabile che l’aumento programmato dell’età per la pensione tenga conto dei disagi della popolazione anziana e invalida interessata all’Assegno Sociale esentandolo da un più alto requisito dell’età. Già la riforma Fornero del 2012 stabilì un aumento dell’età per l’Assegno portandolo da 65 a 66 anni solo a partire dal 2018, cioè sei anni dopo, in considerazione delle condizioni sociali degli anziani senza redditi (così è stabilito, col visto ministeriale, nella circolare Inps n. 35 del 2012). Tuttavia l’Istituto di previdenza applicò subito all’Assegno sociale l’aumento per la speranza di vita, con due messaggi (16587/2012 e 4920/2017) non diffusi al pubblico, ma si-lenziosamente riservati agli uffici operativi, con buona pace della trasparenza. Si rileva inoltre che l’importo dell’Assegno opera come parametro di riferimento per di-verse prestazioni della previdenza obbligatoria come anche di fondi complementari. © riproduzione riservata
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