Quello tra madri e figli è il legame più potente che esista: è materiale ma anche spirituale, è genetico ma anche affettivo, è inscindibile ma ci rende liberi. È questo stesso tipo di legame a tenere i cristiani uniti a Maria, volto femminile di un Dio che si fa compagno di strada. Maria è per i cristiani la madre di tutti coloro che la invocano e chiedono il suo aiuto, il suo ausilio. Nasce da qui, quindi, il titolo di «Ausiliatrice», che racchiude anche un’altra profonda verità mariologica: a lei, infatti, è affidato il compito di mediare tra le nostre richieste e il cuore di Dio. Questo antico titolo, inoltre, porta con sé anche un altro messaggio profetico: la strada verso il Cielo non è mai uno sforzo eroico individuale ma sempre un’opera da realizzare in condivisione. Maria, l’«Aiuto dei cristiani», è colei che rende possibile l’incarnazione, ovvero il modo che Dio ha scelto per salvare l’umanità e aiutarla a trovare la strada verso ciò che conta davvero. Il titolo di «Ausilio dei cristiani», da sempre accostato a Maria nella tradizione, trovò una formulazione “ufficiale” dopo la battaglia di Lepanto nel 1571, quando venne invocata a protezione delle flotte cristiane. La festa fu fissata al 24 maggio nel 1815 da Pio VII. All’Ausiliatrice, inoltre, don Bosco affidò tutta la propria opera.
Altri santi. Santi Donaziano e Rogaziano, martiri (III sec.); santi Agostino Yi Kwang-hon, Agata Kim Agi e compagni, martiri (XIX sec.).
Letture. Romano. Gc 5,9-12; Sal 102; Mc 10,1-12. Ambrosiano. Es 19,20-25; Sal 14 (15); Lc 6,12-16. Bizantino. Es 19,20-25; Sal 14 (15); Lc 6,12-16.
t.me/santoavvenire
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