Domenica 8 maggio è stato battezzato Enea Francesco, un bimbo di sette mesi famoso perché figlio della famosa coppia Riccardo Serpellini-Paola Turani. Lei, in particolare, è una modella e, principalmente, una influencer, che vanta, su Instagram, più di 2 milioni di follower ( bit.ly/3spAtV6 ). Così trovo il suo profilo letteralmente inondato dalle immagini della giornata e della sua gioia materna prima, durante e dopo la grande festa svoltasi in una villa fuori Brescia, con quella ridondanza di dettagli tipica di queste vite digitali. All'evento hanno poi dedicato un ampio servizio il sito di “Vanity Fair” ( bit.ly/39RVr8H ) e, a seguire, vari altri siti, sempre utilizzando come fonte il profilo Instagram di Paola Turani. Su suggerimento di una lettrice attenta, che ringrazio, ho passato al setaccio queste immagini e questi resoconti online, alla ricerca di un qualche riferimento al rito del battesimo, ma ho trovato ben poco: la notizia che esso si è svolto nel Battistero di Bergamo Alta; un primo piano di Enea in carrozzina all'interno del tempio, con la didascalia: «E indovinate chi ha dormito per metà cerimonia?»; una foto di Paola Turani nei pressi del Battistero; il sito “UltimeNotizieFlash” che riferisce che «mentre erano in chiesa ha anche grandinato» ( bit.ly/38nB6Ye ). Mancano, di fatto, immagini e cronache “dalla chiesa”: forse perché, a fronte della dimensione totalmente pubblica assunta dal resto della festa, i genitori hanno deciso di riservare al battesimo propriamente detto, cioè al sacramento, uno spazio del tutto privato. Comprensibile. Ma poiché battezzare il proprio figlio è una scelta bella, forte e sempre meno scontata, mi sarebbe piaciuto che una famiglia come la loro, abituata a stare sotto i riflettori, lo avesse fatto vedere, questo battesimo, oltre che farlo sapere.
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