Il blog "Stile di vita di una folle donna cattolica" nasce otto anni fa «dalla voglia di condividere piccoli pensieri di fede e vita quotidiana di una mamma e moglie cattolica». I contenuti che orbitano intorno a questa sfera, spesso ripresi nell'area "For Her" di "Aleteia", sono trattati in genere con linguaggio diretto e un certo brio, in particolare nelle sezioni che toccano la vita quotidiana. Tra queste, un cavallo di battaglia del blog: il concetto di "moda modesta", con il quale si intende un abbigliamento femminile in decisa e rigorosa controtendenza rispetto alle "mode" correnti. Di se stessa la blogger (della quale, esplorando il blog stesso e i social su cui rimbalza, sono riuscito solo a sapere il nome, Cristina) dice: «Per essere cattolica oggi, bisogna essere un po' folle, e io sono felice di esserlo». Ma nell'ultimo post ( bit.ly/3ymogC3 ), pubblicato lo scorso 12 maggio dopo qualche settimana di silenzio, l'autrice cambia registro: confida ai suoi lettori come sta attraversando la dura prova della perdita prematura del padre. Molti si rispecchieranno nella testimonianza che il testo offre, per quanto soggettiva.
C'è la notizia di un malore improvviso che arriva e invera una paura già presente; c'è la presenza solerte ma impotente dei sanitari; c'è il ritrovarsi della famiglia come non accadeva da tempo e la responsabilità, assunta, di occuparsi delle varie incombenze. E poi c'è la dimensione spirituale e orante: un versetto biblico con cui interpretare l'accaduto, il conforto di figure ecclesiali significative, la vicinanza di amici e parenti, la consolazione nella preghiera. E infine la frase nella quale l'autrice riassume come sta vivendo il lutto: «Da un mese ho il cuore a pezzi e lo sguardo in cielo». Ovvero: in lei convivono il sentimento del dolore e delle lacrime, «oramai qualcosa con cui vivo quotidianamente», e quello dell'«infinito amore del Signore che è lì per me, è pronto, bussa, devo solo decidere quando lasciarlo entrare».
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