In seguito a una sconvolgente scoperta, una giovane e modesta operaia in un impianto di lavorazione del pesce, si ritrova in una splendida villa sul mare, in compagnia di una bizzarra famiglia nella quale vorrebbe trovare un posto, sovrastata da un padre ricco e prepotente, magnate del settore immobiliare sulla Costa Azzurra.
Ma tra bugie e sospetti, il malessere dilaga.
Presentato alla Mostra del Cinema di Venezia, Un vizio di famiglia del francese Sébastien Marnier
è un thriller che esplora
segreti e peccati di famiglia, scambi di identità, lotta di classe, decadenza borghese e fine del patriarcato, nel quale risiederebbe “l’origine del male” (che è poi il titolo originale del film). Un gioco al massacro che guarda al cinema di Claude Chabrol e François Ozon e conta su un ottimo cast, tra cui spicca Laure Calamy, ma un maggiore approfondimento avrebbe giovato.
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