Un recente decreto del ministero del Lavoro ritocca gli importi dei contributi obbligatori dovuti al Fondo Inps di previdenza per i ministri di culto. La rivalutazione dei versamenti è stata pubblicata sulla Gazzetta ufficiale n. 294 del 16 dicembre scorso.I nuovi importi definiscono la contribuzione valida in via definitiva per l'anno 2012, applicando un 2,7% in più rispetto al 2011. Identici importi sono stabiliti, in via provvisoria, anche per il 2013 e per l'anno in corso, fino alla pubblicazione di un successivo decreto a fine 2014. Si tratta di un meccanismo di adeguamenti che, a causa di tempi e procedure di legge, opera ogni volta per un arco di tre anni (definitivo solo il primo dei tre, provvisori i due successivi).Per ciascun iscritto il nuovo contributo annuale e definitivo per il 2012 aumenta da 1.607,04 a 1.650,43 euro, con una differenza di 43,39 euro in più. Il versamento in corso quest'anno, per ogni bimestre, sale a 275,07 euro, frazionabili a 137,53 euro mensili. Questi importi saranno pubblicizzati in una circolare dell'Inps di imminente pubblicazione. L'Istituto di previdenza avvia inoltre un'operazione di regolarizzazione dei versamenti per i trascorsi 2012 e 2013. Occorre infatti recuperare la differenza su quanto già pagato a titolo provvisorio per gli stessi due anni. Il conguaglio complessivo, nel caso di iscrizione ininterrotta al Fondo clero per due anni, è di 86,87 euro, frazionabili in 3,62 euro per ogni singolo mese di iscrizione. I versamenti a conguaglio sono dovuti con scadenza il prossimo 31 maggio (differita per festività al 2 giugno).La sistemazione del passato e i versamenti 2014 transitano dall'Istituto centrale per il sostentamento del clero, che opera per conto degli iscritti al Fondo, sia italiani sia stranieri a servizio di una diocesi italiana, che si trovano in una di queste condizioni: a) non essere titolari di pensione di vecchiaia o invalidità del Fondo; b) avere in corso una domanda di pensione del Fondo presentata lo scorso anno e non ancora definita; c) liquidare una pensione clero con decorrenza nei primi mesi del 2014.Si tratta in ogni caso di condizioni che, anche solo per alcuni periodi, danno diritto alla remunerazione della Cei. Per i neo pensionati l'Inps provvede a trattenere solo il conguaglio dei contributi, in unica soluzione, direttamente sugli arretrati che accompagnano il primo pagamento della pensione.Non transitano dall'Istituto centrale i contributi, e i relativi conguagli, dei ministri cattolici obbligati a versare direttamente all'Inps, trovandosi nel corso del 2012-2014 in una situazione personale diversa da quella richiesta per il sostentamento.
© Riproduzione riservata
ARGOMENTI: