Un re che si mette nelle mani di Dio
sabato 29 dicembre 2012
Nessun re è grande quanto il bimbo posato nella mangiatoia a Betlemme, eppure anche Gesù, secondo la tradizione biblica, è discendente della stirpe di uno dei più importanti sovrani del regno d'Israele: Davide. Vissuto nel X secolo a.C., la sua grandezza fu quella di non perdere di vista la fonte del suo stesso potere, divenendo un esempio non tanto per le sue specchiate virtù, quanto per la sua capacità di rimediare ai propri peccati mettendosi nelle mani di Dio. A lui si deve il progetto del Tempio di Gerusalemme, realizzato poi da Salomone: un edificio che nella storia ebraica rappresenta un saldo punto di riferimento storico, culturale e religioso, immagine della relazione di ogni uomo con Dio.Altri santi. San Martiniano di Milano, vescovo (V sec.); san Tommaso Becket, martire (1118-1170).Letture. 1 Gv 2,3-11; Sal 95; Lc 2,22-35.Ambrosiano. Mi 4,1-4; Sal 95; 1Cor 1,1-10; Mt 2,19-23.
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