Un prete parla di Dio Amore nel linguaggio poetico digitale
mercoledì 2 giugno 2021
Ieri don Cosimo Schena ha festeggiato 42 anni pubblicando, sulla pagina ufficiale Facebook, una foto che lo ritrae davanti a una torta con «le sue suore» e ricevendo dai fan, nelle prime tre ore, 7mila auguri. Don Schena è peraltro attivo anche su Instagram, YouTube, Twitter e TikTok: se, per curiosità, faccio la somma di tutti i follower, senza curarmi della possibilità che ci sia chi lo segue su più di una piattaforma, esce la bella cifra di 180mila.
Di sé in questi social dice cose diverse: «sono un prete felice con la poesia e i social, annuncio che Dio è Amore»; «sono un parroco di periferia, insegno religione»; «cerco di portare a tutti il messaggio che Dio è Amore... anche attraverso le mie poesie e la filosofia». Ma in tutti si definisce «il poeta dell'Amore», suggerendoci di andare su Spotify e ascoltare le sue poesie, che contano – lo dichiara lui stesso – qualche milione di stream e 1,6mila ascoltatori mensili. E in effetti, se di don Schena si apprezza la capacità di comunicare bene sui diversi registri con i quali le cose della fede percorrono gli ambienti digitali (dai commenti al Vangelo, alle brevi catechesi, alla raccolta di intenzioni di preghiera), è in questo linguaggio poetico che risiede la sua peculiarità.
Un parlare moderno, diretto, molto adatto ai social network sui quali viaggia, ma senza che vengano meno né la spinta evangelizzatrice, né la dimensione orante che lo sostengono. Come in "Vivi la vita", che scelgo perché è la prima che viene proposta da Spotify ( spoti.fi/3fFLHPm ) tra quelle "popolari", forte di quasi 43mila stream. Inizia con: «In questo tempo ho compreso più che mai / che la vita è un dono / non sprecarla inutilmente / non soffiarla verso terre deserte / ma vivila fino in fondo / non sprecare nemmeno un secondo» e finisce con: «Ama più che puoi, perché solo così vivi / solo così è vita / solo così sei tu / unico, irripetibile ai suoi occhi», gli occhi di Dio.
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