Un nuovo blog vuole esplorare la geopolitica delle religioni
venerdì 3 marzo 2023
Nei 14 post usciti finora, tutti distribuiti lungo lo scorso mese di febbraio, l’etichetta “Europa” ritorna sette volte. Quattro volte “Medio Oriente”, tre “Mondo”, due “Americhe”, una volta ciascuna “Asia e Oceania” e “Africa”. Sto navigando il neonato blog “Tra Cielo e Terra. Note di geopolitica delle religioni”, del quale Fausto Gasparroni si definisce, nel “Chi siamo” (bit.ly/3ZcT59e), il «promotore». «Questo è il mio nuovo blog», comunica più informalmente un suo post di ieri sul profilo Facebook e sull’account Twitter, sui quali finora è stato attivo con parsimonia. Il conteggio delle etichette attesta l’obiettivo dichiarato di questo spazio: «Tenere costantemente aperta una finestra sulle religioni mondiali – tutte, nessuna esclusa – e sul rapporto con le rispettive realtà sociali e politiche, sviluppando di volta in volta notizie e approfondimenti che compongano un quadro» della loro influenza nei vari Paesi. Presso l’agenzia Ansa Gasparroni lavora, da diversi anni, come “vaticanista”, ma appare evidente il proposito di far rientrare in questo suo nuovo blog l’attività del Papa e della Santa Sede, pure presenti anche nel mese d’esordio, solo quando esse avranno rilevanza geopolitica: «L’intento è proprio quello di uno sguardo globale su questa specifica tematica: in merito alla quale si ritiene peraltro di affrontare un terreno informativo fin qui pressoché inesplorato», si legge ancora nel “Chi siamo”. «E questo in un mondo dove ogni giorno constatiamo quanto sia invece importante la dimensione religiosa in tante manifestazioni della vita sociale, politica, dei rapporti tra gli Stati, tra i popoli, nei terrorismi, nelle guerre. O al contrario, e si spera, nella possibile risoluzione dei conflitti». Segnalo il post che, tra quelli d’esordio, esprime meglio le prospettiva che “Tra Cielo e Terra” si è dato e il suo metodo. È datato 19 febbraio (bit.ly/3Zxz24X) e contiene un’analisi sull’invasione dell’Ucraina da parte di Putin ripresa dal “Wall Street Journal” e dovuta a Cyril Hovorun, ucraino, teologo, già stretto collaboratore e consigliere del patriarca russo Kirill e ora autoesiliatosi in Occidente. La sua affermazione centrale è quella evocata anche nel titolo del post: «La guerra sarebbe stata impossibile senza il contributo della Chiesa» ortodossa. © riproduzione riservata
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