Figurarsi se qualcuno non spendeva, a torto, l'aggettivo "virale" per il video di pochi secondi, diffuso fra altri dal sito di TgCom24 ( tinyurl.com/y5qsqae4 ), che mostra la determinazione con la quale papa Francesco, nel corso della visita di lunedì 25 marzo a Loreto, sottrae la mano destra, quella nella quale indossa l'anello, al bacio dei fedeli che sfilano per salutarlo. Scontata la disapprovazione di chi ha trovato nella circostanza l'ennesimo pretesto per polemizzare verso la «modernità» dell'attuale pontificato, segnalo invece sul profilo Facebook di Giovanni Tridente una conversazione aperta e sostanzialmente educata tra chi ha apprezzato l'atteggiamento che il filmato illustra e chi no, con l'aggiunta di due più concreti elementi di valutazione. L'uno, formulato in un commento, secondo il quale, in una circostanza analoga, il Papa avrebbe fatto invitare i fedeli a non compiere questo gesto, a lui effettivamente non gradito. L'altra, dello stesso Tridente, che ipotizza che in questa occasione, come in altre, Francesco non indossasse l'anello piscatorio, che riserverebbe per le grandi cerimonie in San Pietro e che è tradizionalmente oggetto della riverenza dei fedeli, «ma quello da vescovo che conserva dai tempi di Buenos Aires». Ancora minore l'eco della metafora, sconosciuta in Italia ma familiare nel mondo ispanofono, con la quale papa Francesco ha accompagnato la consueta richiesta di pregare per lui al termine del breve incontro "fuori programma" di ieri con gli studenti della Pontificia Università Lateranense ( tinyurl.com/y2nkh3oo ). Per significare le fatiche del suo ministero, ha detto che «a volte» gli tocca «ballare con la più brutta», aggiungendo però: «Il Signore ha voluto che anche loro abbiano diritto di ballare!», e chiudendo con la raccomandazione di non perdere il senso dell'umorismo. Speriamo che basti a evitargli accuse di «passi indietro» in tema di rispetto e promozione della dignità della donna nella Chiesa e nel mondo.
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