Quel carretto fuori da scuola con l"omino che gridava "gelati". Chi non ricorda questa immagine evocata da Lucio Battisti in una delle sue celebri canzoni? Domenica prossima a Novi Ligure ci sarà il primo raduno nazionale delle bici da gelato, quasi un connubio tra la città capitale del ciclismo e anche dei dolci. Il gelato dei carrettini però è proprio un ricordo, che ogni tanto salta fuori al rinfresco di un matrimonio o di una festa particolare. Era praticamente un sorbetto il gelato dei carrettini e molto spesso, pur impregnato di ghiaccio, dava un messaggio di artigianalità. Oggi i sorbetti sono diventati un vezzo dei ristoranti che vogliono dare un tocco di sciccheria, e, sbagliando, lo offrono tra un primo e un secondo o, se va bene, tra un piatto di pesce e uno di carni. Solo che spesso creano disagio: perché sono dolciastri e, anziché alleggerire, appesantiscono e poi perché allungano ancora di più i tempi di servizio. Devo dire che tra i sorbetti serviti ai ristoranti tra un piatto e l"altro, ho assaggiato le cose peggiori, altro che la semplicità dei carrettini del mio parco Lambro! Nei "grandi" ristoranti, quelli che, per intenderci, sono segnalati con punteggi alti sulle guide di mezza Italia, il sorbetto più buono è quello ai frutti della passione. Ma viene servito come dolce e in questo caso sì diventa gradevole, dopo un pranzo magari impegnativo, giacché composto da tutte le portate. La ricetta di un sorbetto è semplice. Per 4 persone occorrono 250 grammi di limoni, 250 grammi di acqua, 100 grammi di zucchero.Si prepara uno sciroppo con acqua, zucchero e alcune sottili scorze di limone facendolo bollire per 5 minuti. Quando si sarà raffreddato andrà filtrato e poi arricchito con l"aggiunta del succo dei limoni. A quel punto andrà messo nel congelatore avendo cura di mescolare il sorbetto di tanto in tanto. Questo per evitare il formarsi di cristalli di ghiaccio. Quando il nostro sorbetto comincerà a solidificarsi, per una maggiore spumosità, amalgamate un paio di chiare sbattute a neve. Servite freddo.
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