Finalmente una buona idea; finalmente un incontro riuscito, retorico quanto basta, tra la gioia del calcio e l'orrore della guerra, incontro da sempre arduo; e i quotidiani lo buttano via. Domenica sera a Torino, prima di Juventus-Inter, il “derby d'Italia” visto in tutto il mondo, davanti ai giocatori mescolati tra loro due cantanti di bianco vestite, l'ucraina Kateryna Pavlenko e l'italiana Gaia, intonano “Imagine” a cappella, tenendosi per mano. Le telecamere girano attorno a loro ma non sembrano soddisfatte finché non rintracciano le lacrime sul volto del portiere polacco della Juve, Szczesny, con moglie ucraina. E i quotidiani di ieri (4/4)? Alla partita, bruttina assai, la “Gazzetta dello sport” dedica 8 pagine intere, tra cronache, pagelle e chiacchiere; all'omaggio all'Ucraina appena uno striminzito inquadrato con fotina e la miseria di due righe di testo. Non che gli altri facciano di meglio. Sulla “Repubblica”, Maurizio Crosetti dedica cinque righe alle lacrime di Szczesny all'interno del suo pezzo, senza nominare le due cantanti. Niente nei titoli, occhielli e sommari. Nulla di nulla sul “Corriere” e sul “Giornale”. Soltanto la “Stampa” dedica un piede di pagina, di Giulia Zonca, all'esibizione di Kateryna e Gaia, ne fa i nomi, ci fa ascoltare il silenzio dello Juve Stadium, peraltro rotto immediatamente dall'ululato «Uccidete questi bastardi» e dai soliti cori inappropriati sempre, ma specialmente domenica sera. «Un inedito in Italia – scrive Zonca – un messaggio di pace infilato in una partita di calcio, non proprio scontato». Inedito, non scontato, eppure non è una notizia. Nulla nemmeno su “Libero”, “Quotidiano nazionale”, “Messaggero” e “Tempo”. L'intramontabile, amata e detestata, celebrata e criticata, comunque bellissima “Imagine” e le due interpreti non si meritano nemmeno un'immagine piccola piccola.
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