Michelangelo Merisi, in arte Caravaggio, dal paese d'origine della famiglia, è considerato “il pittore maledetto”, almeno stando al film di Goffredo Alessandrini, del 1941, con Amedeo Nazzari. Eppure la sua pittura è sublime ancorché rivoluzionaria. E a proposito di cinema, se Caravaggio vivesse oggi, sarebbe un regista. Non solo perché con le sue luci anticipa la fotografia, ma anche perché il suo stile è narrativo, le scene dei suoi dipinti sono in movimento. Basti pensare alle mani dei suoi personaggi: stanno sempre facendo qualcosa. Si racconta che per fare entrare la luce come voleva lui scoperchiasse i tetti. Alla figura affascinante e misteriosa del grande pittore vissuto a cavallo tra Cinquecento e Seicento, tra Milano, Roma, Napoli, Malta e Porto Ercole (dove si dice sia morto il 18 luglio 1610, ma senza sapere dove sia sepolto) è dedicato l'interessante docufilm Dentro Caravaggio, firmato da Francesco Fei, dedicato allo storico dell'arte Roberto Longhi che lo ha riscoperto, andato in onda in prima tv su laF e ora disponibile su Sky Ondemand e Sky Go. A guidarci alla scoperta dell'arte e delle inquietudini di una delle figure più importanti e tormentate della nostra cultura è l'attore e scrittore Sandro Lombardi: «Sono un attore e Caravaggio è importante per chi fa il mio mestiere perché raffigura le cose per quello che sono, senza ombra di retorica. Lombardi incontra testimoni del mondo dell'arte e intellettuali tra cui Rossella Vodret, massima conoscitrice del pittore e curatrice della mostra Dentro Caravaggio, Marco Carminati, critico e giornalista, Alessandro Morandotti, storico dell'arte e curatore della mostra L'ultimo Caravaggio, il celebre fumettista Milo Manara, il filosofo Gennaro Carillo e tanti altri che rileggono le stupende tele del pittore barocco. Ma soprattutto Lombardi cerca di immedesimarsi, di impossessarsi del Caravaggio, di coglierne la lucida follia, di entrare nella mente di chi ha scoperto la forma delle ombre e delle tenebre, di chi ha ricondotto la trascendenza a immanenza. Ne viene fuori una lettura inedita, introspettiva, di un artista dalla complessa personalità, ma dalla grande efficacia e come pochi altri immediatamente riconoscibile.
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