domenica 8 gennaio 2012
Una spruzzata di neve, dalle 11 alle 12 nel giorno della vigilia, ci ha regalato un Santo Natale da cartolina: bianco in terra, blu in cielo, caldo nelle case. La messa della notte è stata officiata, per la nostra piccola comunità, da un giovane sacerdote proveniente dall'India e la celebrazione della Natività ha assunto suoni e colori dell'Epifania. Dopo un decennio freddo, innevato da novembre a marzo, quest'anno l'inverno non arriva e una coltre di tristezza ha preso il posto della neve, si è posata sulle cose; gli sguardi delle persone riflettono un senso di sfiducia più grande delle loro singole aspettative.
Una crisi economica intrecciata ad una crisi finanziaria di cui non si percepiscono i limiti trova riscontro in una verticale caduta di rappresentanza politica. I presupposti su cui è stata edificata la società europea contemporanea, mai formalmente dichiarati, mai sottoposti a verifica democratica, risultano incapaci di sostenere le tacite promesse che contenevano. Cittadini virtuali di Eurozona, club di banche, professori d'economia e giurisprudenza, studenti Erasmus, questo siamo? Una costante indignazione, foraggiata dalle proprie pretese virtù e dagli indubitabili vizi altrui, si somma ad elencazione di superiori qualità nell'erba del vicino. Guizzi di sobria comicità con burocrati miscredenti che caldeggiano ad elettori di tradizione cattolica l'etica luterana. Eppure siamo vivi e questo è il nostro tempo.
Saremo comunque giudicati per il nostro operare, nella nostra squisita individualità, secondo i talenti che ci sono stati concessi. Se devo essere richiamato ai miei doveri, chi non lo è?, prego mi si risparmi l'etica protestante, l'estetica delle Corti islamiche, la forzata ospitalità nel villaggio globale. Un solo proponimento per l'anno appena iniziato: perseveranza nel cammino. Il ritorno a casa non è la meta, fine del viaggio, piuttosto la soglia aperta sul tempo oltre che nello spazio dove le distanze non sono riducibili alla conta dei chilometri e le scoperte fondamentali sono piccole increspature nello sguardo che propiziano prospettive dimenticate. Come sarà il 2012 non lo so, né vorrei saperlo; che ogni giorno basti a sé è quanto mi posso augurare.

l'anno che viene è sterile
le sue stagioni vedove
i giorni? Giorni orfani
e le festività?
adunate idolatriche

l'anno che viene vuole attenzione
cinge la lorica a compassione

l'anno che viene è fertile
le sue stagioni gravide
i suoi giorni fecondi e le festività
celebrazioni solenni

l'anno che viene è del Signore
il Creatore, la Creazione, le Creature
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