La rovina degli imperi genera sempre un'ondata di instabilità che ha conseguenze nefaste non solo nella vita politica, ma anche nel cuore e nell'animo degli uomini. Quando nel 476 cadde sotto la spinta delle popolazioni germaniche anche l'ultimo imperatore dell'Impero Romano d'Occidente a Roma, fu il Successore di Pietro, papa Simplicio, a rappresentare un punto di riferimento. Originario di Tivoli e Pontefice dal 468 al 483, san Simplicio ebbe il compito di lavorare per l'unità e la continuità nella vita della Chiesa, affrontando con determinazione due dottrine eretiche appoggiate dai governanti di Roma e Costantinopoli: l'arianesimo e il monofisismo. Ma Simplicio si fece carico anche dei restauri di alcune chiese di Roma e s'impose perché i mosaici pagani di Sant'Andrea venissero preservati.Altri santi. Santi Caio e Alessandro, martiri (II-III sec.); san Macario di Gerusalemme, vescovo (III-IV sec.). Letture. Es 32,7-14; Sal 105; Gv 5,31-47. Ambrosiano. Gen 35,9-20.22b-26; Sal 118,113-120; Pr 25,1;27,9-11a; Mt 7,21-29.
© Riproduzione riservata
ARGOMENTI: