Il riferimento al Sinodo straordinario sulla famiglia, a quasi un mese dalla chiusura, è tuttora centrale nel dibattito ecclesiale che si svolge sulla Rete.
Al vero e proprio intersinodo, cioè a momenti di confronto sulla Relatio Synodi finale in vista del prossimo Sinodo ordinario, si riferiscono il 15% dei link che ho intercettato nelle scorse ore, tra i quali spiccano, quello di Alberto Bobbio su Famiglia Cristiana e su alcuni blog, i commenti all’intervento in Sinodo del card. Schönborn, proposto dal blog tematico aperto da Il Regno. [b]
A tale confronto contribuisce anche la celebrazione delle assemblee autunnali delle maggiori conferenze episcopali, in una delle quali, nella lontana Baltimora (Usa), ho pescato un personalissimo ma significativo riferimento del presidente mons. Kurtz a un suo “familiare”, simpatetico colloquio, nei giorni di ottobre, con Rodari de La Repubblica. Sul conto mediatico del Sinodo vanno anche, con un altro 11% di link, i commenti al trasferimento del card. Burke a patrono dell’Ordine di Malta, spesso estesi a una più generale valutazione delle scelte di governo e di collaboratori in capo a papa Bergoglio.
E infine si richiama al Sinodo la sempre viva discussione (qui i link sono il 10%) su fede, Chiesa e omosessualità, alimentata anche dall’annunciata e poi differita partecipazione di Vladimir Luxuria alla rassegna dei Tg serali su Tv2000.
Questa rubrica non è la sede per commentare tale vicenda, che del resto ha avuto maggior risonanza – mi informa l’oracolo di Google News – sui siti “laici” che su quelli ecclesiali, e limitatamente alla giornata dell’11. Ma tra le voci religiose più mobilitatesi nella polemica intorno a quell’invito segnalo che anche chi misura con inflessibile metro ogni sillaba altrui su la NBQ ha optato, in un titolo, per una rottura di linguaggio piuttosto fragorosa, “nel suo piccolo”. Cliccare per credere.
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