Tra Mariotto e Mammucari i soliti giochetti per l’audience
martedì 17 dicembre 2024
C’è voluta quasi metà della lunga serata di Ballando con le stelle, sabato scorso su Rai 1, per poter tirare un sospiro di sollievo: il giurato Guillermo Mariotto era tornato a casa, come un pulcino bagnato sotto le ali della chioccia Milly Carlucci, dopo la fuga dallo studio, avvolto in un boa giallo di piume di struzzo, nella puntata precedente in cui avevamo già assistito all’ennesimo battibecco tra Selvaggia Lucarelli e Sonia Bruganelli con i soliti sottintesi e i doppi sensi questa volta a proposito di «rinculo». Sabato scorso, dicevamo, c’è stato il tempo di presentare le coppie in gara, di promuovere Hitler e Mussolini di “prezzemolo” Bruno Vespa, che quando escono i suoi libri si impone in tutti i programmi tv senza distinzione di sorta, di far ballare per una notte l’attrice Francesca Chillemi accompagnata, guarda caso, da Alessandro Siani e Leonardo Pieraccioni con cui l’ex Miss Italia ha condiviso il set di Io e te dobbiamo parlare in uscita nelle sale cinematografiche in questi giorni… Insomma, c’è stato il tempo necessario di giocare sull’attesa: «Ci sarà o non ci sarà Mariotto?», ha esordito la conduttrice in apertura di serata. C’è stato il tempo di cavalcare ai fini di qualche punto di share l’ennesimo atto di maleducazione televisiva, che con una certa frequenza, soprattutto negli ultimi anni, si sta ripetendo. Dagli studi televisivi sono scappati un po’ tutti: politici, attori, conduttori e cantanti, da Silvio Berlusconi a Pamela Prati (entrambi più volte) fino a Bugo, che è fuggito dal palco sanremese dell’Ariston. Addirittura Maria De Filippi ha fatto della fuga dallo studio una sorta di format, tanto che nei suoi programmi sono previste telecamere fin dietro le quinte. Ma l’ultima fuga che ha tenuto banco per una settimana, assieme a quella dello stilista con tutte quelle immagini sacre inopportunamente al collo, è stata quella di Teo Mammucari liberatosi dalle grinfie di Francesca Fagnani a Belve (Rai 2) con tanto di sonoro «vaffa» a microfono ancora aperto. Detto questo, non ci importa stabilire se Mammucari abbia tentato coscientemente di rompere il giocattolo della Fagnani o se realmente non ha retto al confronto (anche se propendiamo per questa seconda ipotesi). Ci interessa sottolineare come ancora una volta la televisione, senza guardare in faccia nessuno, abbia sfruttato situazioni disdicevoli per fare audience. La registrazione dell’intervista monca di Mammucari poteva non essere mandata in onda. Invece è stato deciso di mandarla con tanto di rammentato «vaffa» e accuse reciproche da cui abbiamo appreso, se non altro, che per andare a Belve ci si può autocandidare («Sì l’ho chiesto io…», ha ammesso Mammucari) e si guadagna pure («Ma non l’ho fatto per soldi»). © riproduzione riservata
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