Facciamo sempre più fatica oggi a metterci in ascolto della voce dell'anima e a prenderci cura della nostra scintilla interiore. Eppure da sempre filosofi e teologi hanno indicato proprio nell'anima il luogo dove incontrare il senso dell'esistere, la verità. Dio, scriveva san Teofilo di Antiochia nel suoi “Libri ad Autolico”, può essere visto da coloro che tengono “aperti gli occhi dell'anima”. E lui l'aveva capito gettando un ponte tra la cultura classica ellenica e il Vangelo. Era nato, infatti, in Oriente, tra il Tigri e l'Eufrate, ed era cresciuto immerso in una cultura filosofica “alta”. Poi si convertì al cristianesimo e attorno al 169 divenne vescovo di Antiochia. Nei suoi scritti definiva l'eredità dei grandi poeti e filosofi un “frammento” di quella secolare ricerca di Dio giunta al suo culmine nella vicenda di Gesù Cristo.
Altri santi. Beata Alessandrina Maria da Costa, laica (1904-1955).
Letture. Gal 5,1-6; Sal 118; Lc 11,37-41.
Ambrosiano. Tt 1,10-2,1; Sal 42 (43); Lc 22,67-70.
© Riproduzione riservata
ARGOMENTI: