Su TikTok un angelo di fantasia interpella il ministero cristiano
mercoledì 24 maggio 2023
Taryn Delanie Smith sta facendo man bassa di consensi su TikTok (milioni di visualizzazioni, centinaia di migliaia di reazioni) con dei video così particolari da meritarle tanto l’attenzione di Kate Cohen, opinionista del “Washington Post” (bit.ly/45qVDnp), quanto quella di padre Jim McDermott, scrittore del settimanale dei gesuiti “America” (bit.ly/420hZJF). La Smith, 25 anni, non è “solo” i suoi profili sui social: vanta studi universitari in Scienze della comunicazione e nel 2022 è stata eletta Miss New York. Da poche settimane, all’account TikTok “taryntino21”, si è inventata il personaggio di Denise, receptionist all’ingresso del Paradiso (bit.ly/3MrSYBr). Veste una vestaglia, ovviamente candida come l’asciugamano che le copre i capelli, sta seduta su una nuvoletta e indossa un auricolare rosa (in realtà è un rasoio usa-e-getta). Risponde a ipotetiche telefonate, scrive al computer e frattanto scambia battute con colleghi e colleghe della reception, mastica il chewing-gum, sorseggia una bevanda, si increma le mani. Sorride e fa sorridere per quel che racconta della “vita eterna” dei defunti famosi, da Shakespeare a Whitney Houston, o di altri inventati che chiedono, meritandola oppure no, una «promozione» nelle gerarchie celesti. Agli utenti il “gioco” piace tanto che sempre più spesso se ne servono per elaborare i lutti, chiedendole di “salutare” i propri cari defunti. Il Cielo di cui Denise gestisce l’entrata somiglia alle decine di aldilà inventati da Hollywood (ma anche da certi pubblicitari italiani): non è religiosamente connotato, tantomeno in senso cristiano. «Tutte le religioni che ho studiato», ha detto la Smith a Kate Cohen, «dicono qualcosa di molto simile, ovvero tratta bene le persone nella tua vita». È sufficiente per far dire alla Cohen che la sua “escatologia” «trasmette un serio contenuto etico». A p. McDermott interessa piuttosto la qualità della comunicazione che la Smith, con questa Denise, mette in campo. Gentilezza, semplicità (un angelo in vestaglia fa poca soggezione), comprensione, capacità di adattarsi a quello che le persone chiedono, indulgenza («Solo il mio capo può giudicare» dice in un video, con una frase dall’eco bergogliana). Per chi è attivo nel ministero, scrive p. McDermott, da questi filmati «c’è qualcosa da imparare». © riproduzione riservata
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