La Rete racconta in questi giorni di un curioso link tra il linguaggio della fede e il linguaggio del social network TikTok. È capitato che la cantante Cynna Philips intonasse un breve ritornello sulle parole «Holy Spirit Activate», prima di esibirsi in un gioco televisivo a premi, in onda negli USA, e vincerlo. Il tutto è piaciuto molto agli utenti di TikTok e dunque è diventato, nel corso di questo mese, di tendenza, ovvero un «tormentone» digitale. Nel darne notizia, lo scorso 19 ottobre, “Yahoo!life” ( yhoo.it/3Bialgs ), mega-sito web internazionale dai contenuti leggerissimi, spiega: «I TikToker adorano prendere frammenti di cultura pop per creare suoni virali» e ultimamente, «per farsi notare», hanno scelto questo ritornello. Uno dei collage di questi video prontamente messo insieme su YouTube ( bit.ly/3BnPZT0 ) mostra il campionario dei suoi utilizzi. Dai quali deduco che al massimo gli si può attribuire un significato propiziatorio, per non dire scaramantico, ferma restando la possibilità che si tratti di una presa in giro o, più semplicemente, dell'ennesimo gioco fine a se stesso, pur se meno inquietante di certi altri. Del resto, anche a volerli prendere sul serio, tanto la formula del ritornello, «Spirito Santo, attivati!», quanto i balletti che essa accompagna sembrano considerare il Paraclito non un dono ma un superpotere al quale attingere prima di una prova impegnativa. Siamo dunque lontani dalle venerande sequenze con le quali, nella liturgia, i cristiani invocano la terza Persona della Trinità quanto lo è una dieta da un digiuno penitenziale. Bisogna essere super-ottimisti per dire, come Cerit Gardiner sull'edizione inglese di “Aleteia”, ripresa da quella italiana ( bit.ly/3jHgbBR ): «Quello che prova questo trend è che lo Spirito Santo agisce misteriosamente e può raggiungerci anche con una modalità insolita come l'umorismo sui social media».
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