La colonnina ha più o meno la forma di quelle che distribuiscono i numeri di attesa dal salumiere. Solo che è più bella, perché al posto dello scontrino che indica il turno per la mortadella, esce una poesia, una storia, un'occasione per farsi del bene. All'aeroporto Charles De Gaulle di Parigi da anni esiste un "distributore di storie". A disposizione di tutti, è gratuito, e nelle intenzioni di chi lo ha inventato serve per ingannare l'attesa, ma nelle prospettive di un popolo come il nostro che legge sempre di meno e sempre peggio, rappresenta una meravigliosa medicina zuccherata. Le poesie e le storie che escono da questo insolito "dispenser di cultura" su carta hanno firme classiche come quelle di Shakespeare o Virginia Wolf, ma anche di autori poco conosciuti. Si possono selezionare tre formati: da 1, 3 o 5 minuti di lettura, a seconda del tempo che si immagina di dover attendere. Sono già 150 le località nel mondo che li hanno installati, presso ospedali, stazioni e ristoranti. In Italia purtroppo non ne ho mai visti, e non ho il coraggio di chiedermi perché. Peccato, perché potrebbero insegnare che la lettura finché resta confinata nelle pur necessarie biblioteche è un po' come l'amuchina, ma che può diventare un vaccino potente se, libera e gratuita, comincia a diffondersi per le strade.
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