Sintomi di felicitàI nostri talenti nascosti, un numero accanto allo zero
giovedì 12 settembre 2019
MarcoVoleri
Si fa presto a dire zero. In un attimo la rappresentazione mentale di questo numero ci influenza in modo deciso, a volte con una punta di eccitazione, con durezza in altri momenti, tristezza o gioia in altri ancora. Zero può essere una condizione, un giudizio, una filosofia, uno stato mentale o una acerba convinzione. Di fatto riesce a cambiare la prospettiva del nostro quotidiano, dei nostri pensieri e, più in generale, della nostra vita.
Lo zero da solo è una duna in mezzo al deserto assolato: isolato, arido e silente. Basta metterci accanto qualche numero diverso per farlo diventare altro: duna con palma, laghetto annesso o addirittura resort di lusso con palafitte e spa. È facile, basta pensare allo zero in una cifra di altri numeri. Ed ecco che, come fosse normale, noi abitanti di passaggio in questo mondo crediamo che lo zero valga zero e non ci siano vie di salvezza.
Penso a Martina, una delle prime donne con disabilità a diplomarsi in canto lirico in conservatorio. Gli avevano detto, velatamente: "poverina, sei tanto volenterosa ma sei uno zero, con i tuoi limiti non potrai mai cantare un'opera su un palco vero!". Questa estate ha debuttato nel ruolo di Maddalena nel Rigoletto di Giuseppe Verdi. La sua vita è cambiata, nonostante i gravi problemi con cui convive dalla nascita. O Giulia, una ragazzina che sognava di diventare una pallavolista. In adolescenza perse una gamba in un incidente mentre guidava il motorino. Dopo anni di crisi ha scoperto lo sport paralimpico, oggi è l'alzatrice della nazionale italiana di sitting volley, vicecampionessa europea e prossima a partecipare alle Paraolimpiadi di Tokyo 2020.
Lo zero è diventato centomila. L'amore per l'arte, per lo sport, per la vita in generale, possono contribuire ad affiancare gli zero solitari a numeri importanti. Basta provarci, sempre. Sarebbe bello disintossicarsi dallo schema mentale che troppo spesso si insinua nei nostri pensieri per cui ogni persona ha un valore specifico in base al numero che si porta addosso. Attenzione, poi: molte cifre potrebbero essere false o sopravvalutate.
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