Come sapere che cosa Dio vuole per me? La domanda è importante, ma anche un po’ inquietante: Dio non vorrà da noi cose noiose, faticose, comunque ben distanti da quelle che sono le nostre preoccupazioni? Non è esattamente questo, quello che egli dice per bocca del profeta Geremia: «Concluderò con loro un’alleanza eterna e non cesserò più di renderli felici; metterò nei loro cuori il mio timore, perché non si allontanino da me. Proverò gioia nel renderli felici» (Ger 32,40-41).
Siamo davvero convinti che Dio provi gioia nel renderci felici? Ciò non significa, naturalmente, che Lui si pieghi a fare quello che ci pare, che condivida tutte le voglie o i desideri che ci passano per la testa: della nostra felicità Lui ha una concezione più alta della nostra, e quindi più esigente. Ma ciò significa che la nostra vita spirituale può fondarsi su una fiducia fondamentale: Dio non vuole rubarci la vita, non vuole arruolarci per i suoi scopi, né usarci come pedine sul grande scacchiere della salvezza del mondo. La volontà di Dio non si oppone alla nostra, poiché vogliamo la stessa cosa: la mia felicità vera. Sia fatta la tua volontà, Signore. La tua volontà, cioè la mia – soltanto liberata da tutto ciò che la inganna.
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