Sgorgano dalle lacrime della Vergine le note dell'antica «Missa Tournai»
domenica 7 settembre 2008
In un'Europa già messa a dura prova dall'ondata di morte e distruzione provocata dalla Guerra dei Cent'anni " che in realtà si prolungò, a fasi alterne, per oltre un secolo (1337-1453) " si aggiunse l'inevitabile flagello di epidemie e carestie che sempre accompagna ogni conflitto di tale portata. Non ne fu risparmiata neppure la tranquilla città di Tournai, importante centro politico e religioso delle Fiandre, e le cronache del tempo riportano che, durante la Grande Peste del 1348, di fronte a tanto strazio e tanto dolore, dagli occhi della statua della Madonna situata nella splendida cattedrale uscirono vere e proprie lacrime; in seguito a questo episodio, venne stabilito che a partire dal 4 maggio 1349 una messa "cum nota" (cantata) sarebbe stata celebrata ogni giorno in onore della Vergine, ai piedi della statua miracolosa posta nell'altare a Lei consacrato.
A tali eventi viene generalmente ricondotta la cosiddetta Missa Tournai, la cui composizione viene fatta risalire proprio intorno alla metà del Trecento, al punto da essere considerata la prima messa polifonica completa della storia della musica. Strutturata nelle tradizionali sezioni liturgiche dell'Ordinarium, si tratta di una collezione di pezzi singoli scritti in momenti diversi, risultato di stratificazioni successive dovute ad autori differenti e fondamentalmente eterogenea nella sua impronta stilistica: Kyrie, Sanctus e Agnus Dei sembrerebbero infatti riferirsi a un linguaggio musicale di stampo più arcaico, l'Ite Missa est conclusivo è concepito in forma di motetus politestuale (in lingua latina e francese), mentre Gloria e Credo sono caratterizzati da un'elaborazione contrappuntistica maggiormente raffinata e virtuosistica, in qualche modo più "moderna", ad assecondare i nascenti principi compositivi dell'Ars Nova.
Un suggestivo caleidoscopio sonoro recentemente riproposto nell'incisione discografica realizzata dall'ensemble vocale De Caelis diretto da Laurence Brisset (pubblicata da Ricercar e distribuita da Jupiter), in un'interpretazione che è in grado di restituire la Missa Tournai al suo ruolo originario di testimone privilegiato di quel fermento artistico, spirituale e devozionale che ha saputo portare luce anche ai periodi più bui del Medioevo.
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