
Un giorno, forse non tra molto, cominceremo a scrivere (o a raccogliere in forma di documentario) storie di vita che sono cambiate durante i lock down dovuti alla pandemia di Covid. Sinora è stato troppo presto perché si articolasse una consapevolezza collettiva di un evento di tale enorme portata, anche in senso psicologico. Troppo presto per raccontare; e d’altra parte, sono moltissime le vicende di persone che nel lungo tempo di “confinamento” tra le loro quattro mura di residenze in città, o in mezzo a nature anche bellissime ma obbligatorie e obbligatoriamente isolate, hanno capito che la loro esistenza andava rivoluzionata. Chi finito l’isolamento ha cambiato luogo, anche Paese; chi lavoro; chi amore e stato civile; chi modi di essere e di vivere le relazioni con gli altri. Come che sia, tantissimi in tutto il mondo hanno sentito il bisogno di ripensare da capo l’esistenza. Sarà importante raccogliere alcune di queste storie, e pensarci su. Nell’attesa, ricordarsi di come intensa e amplificata è stata la nostra vita interiore in quei giorni duri. L’energia con cui si è detto a se stessi: «Se tutto questo finisce, allora farò/cambierò…». La silenziosa serietà con cui quando il peggio è finito quelle promesse le si è messe in atto.
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