Il recente episodio del calciatore Christian Eriksen colpito da un attacco cardiaco durante un incontro degli Europei di calcio dovrebbe aver convinto anche i più distratti, e soprattutto gli indifferenti, sulla necessità di una urgente e capillare diffusione dei DAE, i defibrillatori automatici esterni, detti anche "salvavita".
Queste apparecchiature, che sono già presenti in molte aziende, nelle strutture ospedaliere e in diversi ambiti sportivi, diventano ora obbligatorie anche in altri settori, grazie a un disegno di legge recentemente approvato dal Senato.
Viene stabilita la presenza dei DAE presso tutti gli uffici pubblici, le stazioni, i porti, gli aeroporti, sui grandi mezzi di trasporto, nei centri commerciali, nei condomini, negli alberghi ecc. ma, con opportuna priorità, presso le scuole di ogni ordine e grado e nelle università. Con un decreto attuativo (in merito alla postazione, ai requisiti e al numero delle apparecchiature automatiche o semiautomatiche) dovrebbe essere chiarito se, dall'obbligo dei DAE, restano escluse le scuole private non paritarie e in ogni caso i servizi per l'infanzia (asili nido ecc.).
La nuova legge, che sarà perfezionata con un breve passaggio alla Camera per motivi finanziari, dispone sulla formazione degli addetti al primo soccorso e sull'utilizzo dei defibrillatori anche da parte di personale non medico, esonerato nell'emergenza da eventuali responsabilità di tipo penale. Un'apposita app permetterà di localizzare il defibrillatore più vicino, con l'indicazione del personale volontario pronto ad un tempestivo intervento.
Fra le diverse strutture aperte al pubblico obbligate al DAE, vanno logicamente comprese le basiliche, i santuari ecc. ma soprattutto le parrocchie, sia per le celebrazioni religiose al chiuso e all'aperto, sia per le attività dell'oratorio e delle società sportive ospitate, professionistiche e dilettantistiche che, nelle competizioni e negli allenamenti, vedono la presenza di giovani e giovanissimi praticanti.
La dotazione obbligatoria dei defibrillatori, insieme ai controlli medici obbligatori, amplia il campo dell'assicurazione contro gli infortuni, divenuta obbligatoria per gli sportivi dal 2011. L'assicurazione opera a favore dei dilettanti (atleti, tecnici, dirigenti) tesserati con le Federazioni e con gli Enti di promozione sportiva riconosciuti dal Coni.
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