Quali sono le cose importanti della vita? Che cosa può renderci davvero felici? È emblematica e offre qualche risposta alle domande iniziali questa fiaba, storia di un re che non possiede niente di niente. Non è strano che non abbia vestiti sontuosi, una corte devota o almeno un trono, visto che il sovrano vive nel Paese dell’Incontrario, dove il mondo va alla rovescia e. per esempio, tutti i sudditi hanno tutto. E il bello è che il re nullatenente non soffre affatto della propria situazione.
Poi un giorno incontra un gatto e insieme i due si troveranno ad affrontare una serie di disavventure che cambieranno la vita di entrambi. Nel frattempo spuntano anche un cavaliere maldestro, un paio di stivali, un cane mordace, una moneta d’oro e un pesce che parla. Il re senza reame (Sinnos Editore; 13 euro) è un omaggio al valore dell’amicizia, bene prezioso anche quando non si possiede null’altro. E’ un sodalizio collaudato quello tra Alex Cousseau, autore del testo, e Charles Dutertre, illustratore. Le sue tavole piene di colori e dettagli, e con un che dei tableau medievali, sono una meraviglia per gli occhi. Da godere lentamente e attentamente. Dai 4 ai 99 anni.
Spropositato, enorme e deforme: era così il naso di Cyrano, spadaccino senza eguali, cadetto delle guardie reali e poeta di belle rime Un problema, anzi un dramma perché un naso così, che non poteva certo passare inosservato, faceva parlare le malelingue. E Cyrano ne soffriva. Ma a tormentarlo c’era anche altro, l’amore non corrisposto per la bella Rossana, innamorata invece del bellissimo Cristiano.
Liberamente tratto da Géraldine Maincent dal “Cyrano de Bergerac” di Edmond Rostand con le scenografiche illustrazioni di Thomas Baas in scala di grigi con tocchi di rosso, Il naso di Cyrano racconta ai più piccoli la storia appassionante e malinconica di un uomo che si sente brutto, goffo e senza speranza in amore ma con un gran cuore e altrettanta eloquenza; un galantuomo disposto per amore di Rossana a fare da suggeritore al rivale Cristiano, uno sciocco bellone, incapace di parlare con sentimento. Come mettere d’accordo intelligenza, dialettica, cuore e bellezza? Eterno dilemma. Dai 5 anni
Una bimba annoiata che, mentre la tata schiaccia un pisolino, spera in un’avventura, un pipistrello, un drago che vorrebbe entrare in casa e alla fine ce la fa. La piccola Paloma è tipo coraggioso e non si ferma davanti a nulla, insegue il mostro, scovando le sue enormi orme e alla fine lo trova tra la soffitta e il tetto. Ed è subito amicizia. Il fatto è che il drago, da magica creatura qual è, divoratore del mare, inonda la casa spargendo pesci, granchi, tartarughe, seppie e tonni. Un macello.
A Barcellona chi alza gli occhi davanti a Casa Batllò un drago sul tetto lo vede per davvero. E non solo lì perché anche all’interno della casa si trovano molte altre tracce spettacolari. A questo scenografico palazzo costruito da Antoni Gaudì nel 1877 si sono ispirati Cécile Alix e Fred Sochard per realizzare Il drago sul tetto, un albo della collana Ponte alle Arti di Jaca Book (14 euro) capace di ricreare attraverso la storia e le immagini di ambienti, forme e mosaici del gioco architettonico di Gaudì lo spirito di quel luogo. Dai 4 anni.
Dal Colosseo dove i gladiatori dell’antica Roma davano spettacolo, al Circo Massimo arena delle corse dei carri, passando per il Foro e il Vittoriano, il Quirinale e i suoi giardini. E’ un lungo percorso che il giovane Micetto intraprende nella Capitale, facendo da cicerone ai lettori più piccoli attraverso famose fontane, piazze e palazzi delle istituzioni fino ai Musei Vaticani, alla Cappella
Sistina e alla meravigliosa piazza San Pietro.
Protagonista viaggiatore di una classica filastrocca inglese del 1805, Micio Micetto è il personaggio guida di una serie di albi illustrati di viaggio pubblicata dalle edizioni Usborne (12,50 euro). Micio Micetto dove sei stato? Roma, è l’ultima uscita dopo New York, Parigi e Londra. Dai 3 anni