La Vigilia di Natale, Rai 1 si è distinta per una lunga serata, dalle 18,40 a notte fonda, con quattro importanti appuntamenti a partire dall’apertura della Porta Santa e dalla Messa del Papa da San Pietro fino alla ventesima edizione di Nella memoria di Giovanni Paolo II, passando per uno speciale di A Sua immagine e per il programma Le Note del Natale. In questa serata quasi da Tv2000 è apparsa evidente l’intenzione di voler dare una continuità all’evento iniziale, ovvero l’avvio del Giubileo. Del resto sin dalla telecronaca da piazza San Pietro di Ignazio Ingrao, con ospiti il cardinale Angelo Comastri e il prefetto del Dicastero per la comunicazione della Santa Sede, Paolo Ruffini, è stato più volte sottolineato il senso di questo evento della Chiesa cattolica, che poi Lorena Bianchetti con il cardinale Matteo Zuppi e Gino Cecchettin ha declinato anche sui temi del perdono oltre che della speranza. In quanto a Le Note del Natale, ideato da padre Enzo Fortunato e condotto da Eleonora Daniele, non sono stati pochi i momenti significativi: dalla forte testimonianza di Giovanni Allevi sul tema della malattia al messaggio natalizio di padre Ibrahim Faltas da Betlemme, oltre alle esibizioni di Roberto Bolle, Andrea Bocelli, Claudio Baglioni e all’interessante versione originale di Tu scendi dalla stelle in napoletano: Quanno nascette Ninno. In chiave giubilare anche l’annuale programma in ricordo di Karol Wojtyla che non a caso aveva questa volta come sottotitolo Da Giovanni Paolo II a Papa Francesco - Luoghi di speranza. Cambiata anche la cosiddetta location: non più l’Ara Pacis di Roma, bensì il Palazzo Apostolico Lateranense dove tra l’altro fu indetto il primo grande Giubileo, quello del 1300. Alla conduzione Arianna Ciampoli e Domenico Gareri. Tra gli ospiti gli attori Lina Sastri e Cesare Bocci, i cantanti Antonella Ruggiero e Ron e i ballerini Samuel Peron e Veera Kinnunen, accompagnati dall’orchestra del Conservatorio di musica Tchaikovsky diretta dal maestro Filippo Arlia, che già si era distinto in precedenti edizioni. Nell’insieme un viaggio tra memoria e prospettiva, che ha intrecciato la visione profetica di Giovanni Paolo II con gli impegni e i temi centrali del pontificato di Francesco: la cura dell’ambiente, la rinascita delle persone, la vicinanza ai poveri e la costruzione di ponti di pace. Dal punto di vista degli ascolti era ovvio che sarebbe stato impossibile mantenere i quasi 4 milioni che hanno assistito all’apertura della Porta Santa e alla Massa del Papa. Nonostante tutto A Sua immagine ha registrato oltre 2 milioni e 700 mila telespettatori, mentre 872 mila hanno tirato tardi con Nella memoria di Giovanni Paolo II. Questa volta, insomma, la tv pubblica ha dato una bella mano a far passare il messaggio del Giubileo della speranza. Ci auguriamo che continui a farlo per il resto dell’anno.
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