“Radio Caterina”, documentario doc
sabato 9 settembre 2023
Dopo aver visto ieri sera su History Channel il documentario Radio Caterina - La radio della speranza, scritto e diretto da David Orlandelli, viene voglia di andare a visitare il Museo dell’internamento a Padova dov’è custodita la piccola ricevente che quattro ufficiali italiani prigionieri nel campo di concentramento di Sandbostel nei pressi di Amburgo riuscirono a costruire, tra il 1943 e il 1944, a rischio della propria vita. Si tratta di un’apparecchiatura rudimentale, ingegnosamente assemblata con mezzi di fortuna. «Un’impresa epica», la definisce uno dei tecnici intervistati, il chimico Andrea Militello. «Un miracolo dell’ingegneria italiana, ma anche - aggiunge la storica Michela Ponzani - un atto di resistenza senza armi, una vera e propria forma di ribellione nei confronti dei carcerieri tedeschi, ma anche una radio della speranza che permetteva di captare le notizia sull’andamento della guerra attraverso i comunicati di Radio Londra e di restare agganciati al mondo fuori dal lager». Il pregio del documentario, proposto nell’ottantesimo anniversario dell’armistizio (8 settembre 1943), è proprio quello di far capire la straordinarietà di quello che riuscirono a fare i quattro italiani (il capitano Angiolillo, il tenente Martignago e i sottotenenti Olivero e Talotti) mettendo insieme gli elementi necessari a creare a una radio clandestina i cui pezzi, dopo ogni ricezione in piena notte, venivano tutte le volte smontati, distribuiti e nascosti nei posti più impensati tantoché la radio, che captò la prima notizia il 16 marzo 1944 e nei mesi successivi anche lo sbarco in Normandia, non fu mai scoperta dai tedeschi nonostante le continue ispezioni. Il documentario raccoglie anche le testimonianze dei reduci Italo Gerlin e Michele Montagano e gli interventi, oltre quelli citati, dello storico Luciano Zani e dell’ingegnere Luca Gugliermetti. © riproduzione riservata
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