Le alpi a nord, a sud il mare, nella loro concretezza geografica; la giornata è serena, tesa di gelida tramontana e lo sguardo s'allarga senza compiacimento. Tanta bellezza oggi non basta a sé; una incrinatura tinta d'angoscia ne offusca la funzione estetica. Penso pensieri inquieti, si presentano agli occhi ovunque posi lo sguardo: ad ogni punto cardinale corrisponde uno scenario ben poco rassicurante nutrito di notizie, immagini, discorsi e tutto è più o meno vicino, mai così lontano da poter essere considerato estraneo. Cerco di farmene ragione ed il mio sguardo si scompone in infinità di altri sguardi; da questo luogo in ogni tempo, in una scansione che ripercorre la storia in queste montagne.Qualcosa di palpabile, come una carezza, un leggero pungolo, una spintarella ed il pensiero corre a mia nonna: la sua mano, piccola e consunta, bastava a schermarmi il mondo, a fare della mia vita di bimbo l'avventura più bella sulla terra. Non essere sradicato dalla mia storia, questa è la mia dote, la forza dei miei giorni.Essere sradicati per poter sradicare: lo richiede l'economia e l'impone la politica; la finanza, salda al comando, ara, semina e raccoglie in tabula rasa e delle radici fa cimeli d'antiquariato.
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