Esistono canzoni spalancate all'infinito, altre immerse nel quotidiano; alcune intrise di poesia e altre ancora cucite di sentimento. Poi vi sono canzoni necessarie: capaci di ricapitolare quello che siamo qui e ora, per aprirci gli occhi verso una consapevolezza dell'oggi. Sono canzoni belle pure musicalmente, come questa che Ivano Fossati ha scritto nel 2011. Nel 2011, mica stamattina: anche se, in effetti… «Quello che manca al mondo, è un poco di silenzio. Quello che manca in questo mondo, è il perdono: che non vedo e non sento. Che ne è stato dei sogni di questo tempo? Di che cosa parliamo, in questa vita? Di che cosa nutriamo i nostri figli? Quello che mancherà domani è un monumento all'uguaglianza, quello che manca già stanotte sono mille parole d'amore… C'è gente che parla d'amore in una lingua morta, sono vivi e gli basta… Ma in questa estate che sembra dicembre, non tutto va bene; oppure sì: se vi pare! Quello che manca in questo mondo non lo posso raccontare: io non sono quell'uomo che aveva un sogno, ma anche un solo pensiero fa strada, come tutte le grandi illusioni… Quello che manca al mondo, è un poco di silenzio… È il perdono, che non vedo e non sento…».
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