Le serie tv fanno ormai parte della nostra vita, sono oggetto di conversazione e sembrano favorire persino il confronto generazionale. L'offerta per il telespettatore è vasta e variegata. Oltre ai canali tradizionali sono scese in campo piattaforme online con abbonamenti a costi accessibili, capaci di soddisfare la voracità di chi vuol vedere un episodio dietro l'altro. Cosa resa possibile appunto da queste piattaforme di cui una, Amazon Prime, è anche protagonista in questi giorni, insieme a Wind 3, di un discutibile spot pubblicitario, tra l'altro firmato da Gabriele Muccino, in cui compare una coppia di genitori separati e il loro figlio adolescente. La situazione familiare si capisce dal contesto. Padre e figlio sono seduti sul divano a guardarsi Star Trek: Picard, recentissima serie tv statunitense distribuita in Italia dalla piattaforma in questione. Suona il campanello e il ragazzo, con aria un po' dispiaciuta, esclama: «È la mamma, devo andare». Apre la porta e mentre se ne va con la madre si gira a salutare il padre: «Ciao pa', la finiamo la prossima settimana la serie». A questo punto si alzano le note della conosciuta e intrigante Esseri umani cantata da Marco Mengoni. Arrivati a casa della donna, il figlio, mentre aiuta ad apparecchiare, chiede: «Mamma, che guardiamo stasera?». «Quello che guarda papà», risponde lei. Segue la spot vero e proprio che annuncia una super fibra, mentre il ragazzo in un messaggio whatsapp al padre scrive: “Finale top!”. Il che vuol dire che in base a questa pubblicità le serie tv e la relativa tecnologia per poterle fruire possono creare unione anche laddove c'è divisione. Grazie alla rete padre e figlio possono infatti continuare a guardare in contemporanea e a commentare insieme la loro serie preferita, anche quando il ragazzo torna a casa della mamma. Ma non solo: padre e madre, seppure nemmeno si salutano, sono entrambi rilassati e sorridenti. Per cui le serie tv e la relativa tecnologia, non solo creano unione dove c'è divisione, ma fanno sì che quella divisione non sia per niente traumatica, né per la coppia, né per i figli. Insomma, il messaggio fuorviante è chiaro: anche se separati si può vivere felici e contenti, basta avere la super fibra.
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