I cristiani non temono le proprie responsabilità e sanno portare fino in fondo gli impegni che si sono assunti, a imitazione del figlio di Dio il quale non è fuggito davanti alla necessità di sacrificare se stesso. Oggi sant'Ignazio di Antiochia ci ricorda proprio questo "mandato alla coerenza", perché affrontò il martirio a testa alta, consapevole che quella prova e quell'esempio avrebbero cambiato la vita a molti. Era il terzo vescovo di Antiochia, una delle maggiori città dell'Impero romano, quando venne arrestato nel contesto della persecuzione di Traiano. Venne poi condotto verso Roma affrontando un lungo viaggio durante il quale egli scrisse sette lettere destinate alle sue comunità: il suo appello più forte era quello a rimanere fedeli all'ortodossia. Arrivato a Roma nel 107, fu destinato alle belve del circo.
Altri santi. Sant'Osea, profeta (VIII sec. a.C.); beato Pietro Casani, religioso (1572-1647).
Letture. Rm 1,16-25; Sal 18; Lc 11,37-41.
Ambrosiano. Ap 1,10;2,1-7; Sal 7; Mc 3,13-19.
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