Muore un religioso di novantuno anni, e due riviste più tre Chiese locali si danno appuntamento in Rete per commemorarlo. Il religioso è il sacerdote dehoniano padre Enzo Franchini; le riviste, o meglio i siti a esse legati, sono quelle nelle quali ha lavorato quasi una vita, "Il Regno" e poi "Settimana"; le Chiese locali sono quelle di cui ha fatto parte: Trento, Bologna e Savona-Noli. Nel Trentino, a Ziano di Fiemme, padre Franchini – scrive la diocesi ( bit.ly/3AQNZUn ) prima di ricordare «la sua notorietà a livello nazionale» – era nato. Sul portale "Chiesa di Bologna" ( bit.ly/3AQAxj6 ) si legge che, membro di una delle comunità dehoniane cittadine, è stato tra le «figure più significative della stagione post conciliare e del rinnovamento pastorale ispirato dal Vaticano II in Italia», ma anche che prestò servizio in alcune parrocchie. La diocesi di Savona, in una nota ripresa dal Sir ( bit.ly/3hX82rj ), ricorda che dal 2003 al 2013, trasferito alla comunità dehoniana di Albisola, ricevette l'incarico di padre spirituale del Seminario. Con tre successivi post di Alfio Filippi, Lorenzo Prezzi ( bit.ly/36sAv3e ) e Marcello Mattè, il sito "SettimanaNews", dopo aver dato la notizia del decesso di padre Franchini, fa memoria della sua grande esperienza di cucina giornalistica, dei temi a cui era più sensibile e di cui era più esperto (la pastorale, la catechesi) e degli ultimi «anni ritirati» per la progressiva cecità, con l'acuirsi della «vista interiore». Su "Re-blog" ( bit.ly/2UGP1RW ) Gianfranco Brunelli, direttore de "Il Regno", ribadisce come lo caratterizzasse «la capacità di vedere il "novum" delle cose», per poi dare spazio a un suo breve testo del 1998 nel quale difende il metodo giornalistico del «raccontare, invece di teorizzare» e mostra quali frutti esso abbia portato, applicato alle Chiese. Tanti post che dicono con gratitudine il segno profondo lasciato da padre Franchini nella comunità ecclesiale italiana, sebbene quel segno appartenga alla stagione pre-digitale.