Alla fine il tribunale ha deciso: «Operate quel bimbo. La vittoria dei medici sui genitori No Vax» (“Repubblica”, 9/2). Vicenda nota. Modena: un bambino necessita di un'operazione urgente al cuore (all'ospedale Sant'Orsola di Bologna), avrà bisogno di sangue, i genitori esigono donatori non vaccinati. Sulla “Stampa” (8/2), Assia Neumann Dayan parla di «follia»: «I genitori hanno potere di vita e di morte sui propri figli? In che voragine siamo finiti, o siamo sempre stati?». Con parole più accorate le fa eco Concita De Gregorio sulla “Repubblica” (8/2): «I genitori pretendono “sangue puro” (...), perché il sangue vaccinato “contagia”». Avrebbero trovato 40 donatori “puri” ma «il sangue dei trapianti segue protocolli rigidissimi». Intanto l'inviato della “Repubblica” (9/2), Rosario Di Raimondo, riferisce tra virgolette le parole di un avvocato della famiglia: i genitori chiedono che «la trasfusione soddisfi le scelte religiose». Quali? Non essendo Testimoni di Geova, una spiegazione si trova ancora nella dichiarazione dei legali, riassunta dall'inviato: «Viene ribadita la tesi delle tracce di feti nei vaccini, che si scontrano con le convinzioni religiose della famiglia». Bisogna allora tornare a Neumann Dayan: «Qui la religione non c'entra nulla, ma c'entra molto l'ideologia». Forse la verità sta nel mezzo, in una religione che sconfina nell'ideologia? Colpisce intanto la dichiarazione di Giorgia Meloni nella lunga intervista concessa a Niccolò Carratelli sulla “Stampa” (9/2): non vaccinerà sua figlia Ginevra perché «il vaccino non è una religione, ma una medicina. Sa quante sono le possibilità che un ragazzo tra 0 e 19 anni muoia di Covid? Lo 0,06%, la stessa di morire colpiti da un fulmine». A contraddirla fulmineamente è il “Giornale” (9/2), titolo: «Tutti i numeri che smentiscono Giorgia Meloni. Tra i minori 35 morti e 251 ricoveri in terapia intensiva solo nel 2021». Il titolo dell'intervista sulla “Stampa” era: «Sono pronta a governare».
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