San Sebastiano fu ucciso dalle frecce scoccate dai compagni soldati, un supplizio che fa pensare alle tante piccole persecuzioni che oggi i cristiani, anche nel mondo occidentale, subiscono quotidianamente se appena osano dichiarare la propria fede. L’esempio di questo santo, però, ci incoraggia a non ridurre mai il Vangelo a un mero “fatto privato”. Poche le notizie storiche riguardanti Sebastiano: il martirologio lo dà originario di Milano e arrivato a Roma dove subì il martirio. Nato forse attorno al 263 per la tradizione era un cavaliere, che sfruttando l’amicizia con Diocleziano e affrontando la persecuzione anticristiana scatenata proprio dall’imperatore, portò aiuto ai perseguitati, convertendo anche altri prigionieri e gli stessi soldati. Un’opera che gli valse il martirio, avvenuto probabilmente nel 304.
Altri santi. San Fabiano, Papa dal 236 al 250 e martire; Sant’Enrico di Uppsala, vescovo e martire (XII sec.).
Letture. 1Sam 15,16-23; Sal 49; Mc 2,18-22.
Ambrosiano. Sir 44,1.23g;45,1.6-13; Sal 98 (99); Mc 3,7-12.