Quando la sintesi si fa estrema: menzione d'onore per un tweet
mercoledì 17 giugno 2015
C'è il “Papa quotidiano” che, in queste ore, torna in testa agli interessi degli autori digitali, catalizzando un terzo dei post. C'è un rallentamento, che direi purtroppo del tutto casuale, dei titoli su “violenza e religione”. C'è un ribasso, anche questo di certo provvisorio, di quelli sulle questioni di “biopolitica”. E poi c'è un tweet, e di questo, con un sorriso ammirato, voglio raccontare.Lo firma Fabio Colagrande, un giornalista della Radio Vaticana, che della sua testata condivide tutta la professionalità: asciutto, rigoroso, preparato, in una parola serio. Nelle sue corde però c'è anche dell'altro: di cui non potrei dire qui più di tanto, anche perché esula dal mio fascio di attenzione… se non fosse per il tweet delle 11 di ieri, che sintetizza mirabilmente (forse al di là persino delle sue intenzioni) buona parte delle cosiddette breaking news.Il tweet recita: «Rompo l'embargo e faccio scoop. La lista della mia spesa di oggi: “Latte, succo, prosciutto, mozzarella, pane e pannolini”». Assolutamente sintetico, come vuole Twitter. Ma c'è tutto. «Rompo l'embargo» intende evidentemente stigmatizzare l'anticipazione – in violazione dell'embargo, appunto – di una bozza dell'enciclica Laudato si', di cui la blogosfera ecclesiale sta discutendo animatamente. «Latte, succo, prosciutto, mozzarella, pane» rimanda a “Nutrire il pianeta”, il tema dell'Expo al quale la Chiesa cattolica partecipa con un proprio padiglione, e più in generale, per l'essenzialità dell'elenco, al recente appello del Papa ai delegati della Fao: «L'accesso al cibo necessario è un diritto di tutti». Infine, la presenza nella lista, come unico genere non commestibile, dei «pannolini», pare prendere posizione rispetto alla polemica sollevata dallo spot di una nota marca di tale prodotto, dividendo ancora una volta i sostenitori e i detrattori delle teorie di genere. Lasciandoci intendere che la sua scelta, anche in questo caso meritoriamente sobria, è per i più classici ed economici formati “unisex”.
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