Insegnaci, Signore, a pregare questo vuoto. Il vuoto portato da una paura che non conoscevamo e che sembra adesso un inquilino della nostra anima. Il vuoto degli spazi in isolamento. Il vuoto della vita che si fa sentire come sospesa. Il vuoto delle ore che chi è nella solitudine conta in maniera differente. Il vuoto delle incertezze che si accumulano e delle quali non abbiamo ancora parlato. Il vuoto degli occhi di coloro che vediamo soffrire e il vuoto dei tanti che soffrono senza che noi li vediamo. Il vuoto di tutto ciò che, da un attimo all'altro, viene procrastinato. Il vuoto di quella donna anziana che passa il giorno intero col viso contro il vetro della finestra. Il vuoto del rifugiato che vede la sua speranza negata da un timbro. Il vuoto del giovane davanti a un futuro che sfugge sempre più, come un pensiero distante. Il vuoto che ci raggiunge come un avviso di sfratto dalla vita autentica. Il vuoto degli incontri e delle conversazioni di cui avremmo bisogno ora. Il vuoto di cui si accorgono gli amici. Il vuoto delle risate. Il vuoto di tutti gli abbracci non dati. Il vuoto della prossimità vietata. Il vuoto in cui non ti vediamo.
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