Sono 2 milioni e 900 mila – secondo i dati Inps – le famiglie e i cittadini che fino a dicembre 2020 hanno percepito il Reddito o la Pensione di cittadinanza. La pandemia incessante e la difficile situazione economica fanno tuttavia prevedere per il 2021 un deciso aumento ai dati statistici di questi sussidi. Ad oggi, la concessione e la misura del Reddito e della Pensione sono state riconosciute dall'Inps a seguito della dichiarazione Isee degli interessati relativa alla situazione reddituale dell'anno trascorso.
Tuttavia ogni attestato Isee è valido solo per l'anno solare cui si riferisce. Pertanto tutti i beneficiari del Reddito e della Pensione di cittadinanza che hanno regolarmente presentato la Dichiarazione Sostitutiva Unica (Dsu) nel corso del 2020 devono rinnovarla per quest'anno così da non perdere la continuità dei pagamenti. Il rinnovo deve essere fatto entro il 31 gennaio. Essendo questo giorno una domenica, il termine del 31 slitta al 1° febbraio.
L'Inps spiega in un comunicato che la rata in pagamento in questo mese è ancora riferita ai redditi di dicembre 2020 e viene quindi regolarmente messa in pagamento per tutti i beneficiari senza distinzioni. Invece per il mese di febbraio il calcolo dei Redditi e delle Pensioni di cittadinanza sarà ricavato dalle nuove Dichiarazioni del mese di gennaio e sarà quindi necessario disporre di un Isee aggiornato. Tutte le nuove dichiarazioni avranno validità fino al 31 dicembre 2021.
L'operazione in corso ha una valenza ben oltre il singolo sussidio di cittadinanza. Il rinnovo dell'Isee è fondamentale per continuare a percepire anche tutte le numerose prestazioni assistenziali e gli altri analoghi bonus richiesti nel 2021.
Indennità Covid. Le indennità Covid (nei settori turismo, terme, spettacolo ecc.) possono concorrere a migliorare il Reddito di cittadinanza ma solo in particolari condizioni. Lo spiega l'Inps nella circolare n. 146/2020: se il nucleo familiare percepisce un Reddito di importo inferiore all'Indennità spettante a uno dei membri della famiglia, in questi casi si perde l'Indennità. Tuttavia il Reddito viene integrato fino a pareggiare l'importo dell'Indennità teoricamente dovuto per ciascuna mensilità. Di riflesso tutte le indennità Covid non sono compatibili con un Reddito superiore alla relativa indennità.
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