Si presenta anche nel Fondo Clero il pensionamento detto “Quota 103”. Il nuovo canale di uscita, disponibile per i lavoratori dipendenti e autonomi, prosegue la stagione della flessibilità dei requisiti di pensione, iniziata con Quota 100 e proseguita con Quota 102, ciascuna con regole proprie. Dal confronto con i nuovi criteri si deducono le particolari condizioni dei sacerdoti che intendono accedere a Quota 103 entro il 31 dicembre 2023:
a) età di almeno 62 anni. Sono quindi interessati i sacerdoti nati entro il 1961.
b) 41 anni interi di contributi accreditati nel Fondo. Si presume che i nati nel 1961 siano stati incardinati in una diocesi mediamente all’età di 25 anni, cioè nel 1986. In questa ipotesi, maturano i 41 anni di contributi nel 2027 e sono pertanto esclusi quest’anno da Q103, a meno che non possiedano contributi da attività lavorative svolte prima dell’ordinazione per almeno 4 anni, da aggiungere ai circa 37 anni di contributi oggi nel Fondo. Di fatto questo gruppo matura però nel 2027 anche i requisiti di 40 anni di contributi e 66 anni di età per la pensione di vecchiaia ordinaria anticipata.
Tuttavia il cumulo gratuito dei contributi versati anche in altre gestioni della previdenza è ammesso per tutti e quindi consente di maturare i 41 anni di versamenti a molte situazioni personali. In prima fila il gruppo delle vocazioni adulte, seguito da quello degli ex iscritti laicizzati.
c) rata mensile della pensione con Q103 che non superi i 2.820 euro. È un requisito generale facilmente osservabile da tutti i ministri di culto, poiché il Fondo liquida solo pensioni lorde che raggiungono appena i 700 euro mensili.
d) “finestra” obbligatoria della decorrenza della pensione dopo 3 mesi dalla domanda. I cappellani di ruolo, come gli altri dipendenti pubblici, devono attendere invece 6 mesi.
Insieme a Quota 103 (62 di età e 41 di contributi entro il 2023) sono ancora in corso Quota 100 (62 anni di età e 38 di contributi raggiunti entro il 2021) e Quota 102 (64 anni di età e 38 di contributi raggiunti entro il 2022). Sono benefici che la legge del Fondo Clero recepisce in modo automatico. Inoltre la Corte di Cassazione e l’Ufficio Studi della Camera hanno aggiunto altri chiari indirizzi per l’appli-cazione nel Fondo. La contrarietà dell’Inps non impedisce tuttavia di accedere alle Quote, seguite a ruota da ricorsi e ricorsi.
© riproduzione riservata
© Riproduzione riservata
ARGOMENTI: