Partenza in salita e battibecchi (ma senza scoop) per “Cartabianca”
giovedì 19 settembre 2024
Ormai non fa più effetto vedere Bianca Berlinguer su Rete 4. Del resto alla prima stagione di È
sempre Cartabianca è seguito anche l’appuntamento quotidiano con Prima di domani. Per cui possiamo considerare pienamente integrata la figlia di un segretario del Partito comunista nella tv fondata da un capitalista anticomunista. C’è semmai da dire che la partenza del secondo anno di È sempre Cartabianca (il martedì in prima serata) non è stata delle migliori per l’ex direttrice del Tg3, almeno per quanto riguarda la seconda puntata, quella del 10 settembre, con l’andata all’aria all’ultimo momento dell’intervista-scoop a Maria Rosaria Boccia. Ma forse, se è andata male alla Berlinguer, è andata meglio a noi telespettatori che ci siamo risparmiati le esternazioni della protagonista femminile del disdicevole «caso Sangiuliano», su cui una parte del mondo dell’informazione (leggi soprattutto Tg1) non ha fatto certo una bella figura dopo la pessima fatta dal ministro in questione. Capitolo comunque chiuso, la terza puntata del talk show di Rete 4, martedì scorso, si è annunciata densa di temi, anche troppi, a partire dal caso del giorno (l’esplosione dei cercapersone in dotazione ai miliziani di Hezbollah), fino alla vicenda Salvini-Open Arms, alle aggressioni al personale sanitario, all’«islamizzazione di Monfalcone», passando per un’intervista alla segretaria del Partito democratico Elly Schlein. La prima ora se n’è andata con il solito duetto con l’alpinista scrittore Mauro Corona, chiamato a discettare su tutto e a promuovere libri, a cui, per dar vita a un terzetto, si è poi aggiunto Vittorio Feltri con il suo solito discutibile sarcasmo. Dopo di che per vedere i titoli di coda si è arrivati all’una di notte, restando svegli grazie alla gazzarra sostenuta in particolare dalla leghista Silvia Sardone in compagnia di Francesco Borgonovo (“La Verità”), Gad Lerner (“Il Fatto Quotidiano”), Riccardo Magi (+Europa) e della incolpevole Insaf Dicassi, arrivata neonata in Italia e ancora in attesa della cittadinanza italiana dopo 27 anni. In precedenza, si erano già battibeccati su altri temi Riccardo Molinari (Lega), Nicola Fratoianni (Sinistra italiana), Maurizio Belpietro (“La Verità”) e Andrea Scanzi (“Il Fatto Quotidiano”) a dimostrazione della volontà di creare dibattiti in cui, al di là di politici non certo moderati, si notano giornalisti di giornali che hanno presenze televisive inversamente proporzionali alla diffusione della testata, che però sono di parte e in grado di garantire lo scontro verbale. Non è un caso che tra quattro giornalisti presenti due siano de “La Verità” e due de “Il Fatto Quotidiano”. In tutto questo la Berlinguer accenna sempre a un contraddittorio e anche a calmare gli animi, ma al tempo stesso è chiaro che non disdegna polemica e toni accesi. © riproduzione riservata
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