La traduzione letterale – “marciume cerebrale”, o “cervello marcio”, a indicare più una sindrome che un epiteto – non suona granché bene. Ma le espressioni che introducono un neologismo badano più all’impatto emotivo che a quello linguistico. Così è per la definizione eletta dall’Oxford English Dictionary come “Parola dell’anno 2024”. Il suo conio si deve al filosofo Henry David Thoreau, nel 1854, ma oggi è stata rispolverata per riassumere gli effetti sul cervello umano della sovraesposizione ai social, «uno dei maggiori pericoli percepiti della vita virtuale», come osserva Caspar Grathwohl, presidente di Oxford Languages.
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