La folle corsa di quattro cavalieri che galoppano alla volta della Cattedrale di Canterbury per uccidere l'arcivescovo Tommaso Becket potrebbe essere l'icona dell'umanità che troppe volte sceglie di non ascoltare Dio e di mettere a tacere i suoi "profeti". La storia di questo santo martire vissuto tra il 1117 e il 1170 ci ricorda quello che ancora oggi succede al Vangelo: fino a quando esso appare come un "saggio consiglio" da ammirare viene accettato, ma appena si erge a difesa dei più deboli, contro l'oppressione di un potere violento, viene estromesso dalla scena pubblica. Becket, nato a Londra, venne scelto da re Enrico II come arcivescovo di Canterbury perché era "fidato". Da pastore egli difese la Chiesa dalle ingerenze della corona: per questo divenne scomodo e dovette fuggire in Francia. Dopo il rientro in patria fu ucciso nella sua Cattedrale da alcuni sicari.
Altri santi. San Davide, re e profeta (X sec. a.C.); san Martiniano di Milano, vescovo (V sec.).
Letture. 1 Gv 2,3-11; Sal 95; Lc 2,22-35.
Ambrosiano. Mi 4,1-4; Sal 95; 1Cor 1,1-10; Mt 2,19-23.
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