Ancora poche ore alla scadenza di una norma di garanzia che tocca lo sport amatoriale, al centro delle attività di molti oratori parrocchiali. Termina oggi, 31 dicembre, il periodo di adeguamento delle vecchie polizze degli sportivi dilettanti, un compito che investe i vari enti di promozione sportiva (Libertas, Csi, Salesiani, Acli ecc.).
Si tratta di una vicenda dai contorni nebulosi, iniziata con la nuova assicurazione obbligatoria per gli sportivi dilettanti. Con l'avvio del nuovo regime, è stato imposto l'adeguamento delle vecchie polizze assicurative. E' apparso difficile interpretare se questo adeguamento consiste in semplici ritocchi alle polizze in corso oppure nella loro sostituzione con nuove polizze, nell'ambito di convenzioni assicurative gestite dalle singole federazioni sportive. Una prima scadenza per l'adeguamento era stata fissata al 31 marzo 2009, in base ad un decreto del 2008. Il Tar del Lazio ha sospeso l'efficacia di questo decreto, contestato dalle federazioni. Nel corso nel periodo di sospensione è intervenuto un secondo decreto /(Dpcm 27 febbraio 2009) che ha introdotto la scadenza del 31 dicembre, valida secondo il diritto ma condizionata dal corso della vicenda.
Premi ai dilettanti. I premi, i compensi ecc. corrisposti nell'esercizio di attività sportive dilettantistiche (qualificati per il fisco come "redditi diversi") non sono soggetti ai contributi di competenza dell'Enpals. La Lega Nazionale Dilettanti si era mossa in passato per ottenere agevolazioni fiscali e tributarie sui compensi, comunque denominati, per tutti coloro che svolgono l'attività sportiva dilettantistica sotto qualsiasi forma. Il decreto milleproroghe dello scorso febbraio ha concluso positivamente la problematica. Ne ha preso ora atto l'Enpals, riconoscendo che l'esenzione deve essere riferita a qualsiasi attività di formazione, didattica, preparazione ed assistenza, svolta nell'ambito dell'attività sportiva dilettantistica, senza alcuna rilevanza se svolta nel corso di manifestazioni sportive o in eventi a queste funzionali.
Contributi Inps. I contributi previdenziali dovuti dagli sportivi professionisti tuttora iscritti al
soppresso "Fondo di previdenza per gli sportivi" (Sportass) sono stati ereditati dall'Inps. L'Istituto di previdenza ricorda ora che il versamento del contributo annuale deve avvenire entro il 10 gennaio dell'anno di competenza. Nel prossimo anno il giorno 10 cade di domenica ed è quindi differito a lunedì 11. L'importo del contributo varia, secondo l'anzianità contributiva, tra 903,80 e 1.394,43 euro. Chi ha richiesto in passato di pagare a rate può quindi suddividere l'importo in tre rate, al 10 gennaio, 10 maggio e 10 settembre. Sui pagamenti oltre la scadenza stabilita sono dovuti gli interessi di mora, pari al tasso legale aumentato di quattro punti. Un decreto del ministro Tremonti ha ridotto il tasso dal 3% all'1%. Dal 2010 la "mora" ammonta al 5%, invece del vecchio 7%.
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