Dietro un computer, un tablet o uno smartphone si nascondono le nuove frontiere del crimine. Il pericolo, oggi, corre in rete. Ogni anno milioni di persone nel mondo sono vittime dei cosiddetti «delitti del nuovo millennio»: dallo stalking alla pedopornografia, dal cyberbullismo alle truffe. I casi che hanno segnato l'Italia, a partire dal suicidio della quattordicenne Carolina Picchio in seguito alla diffusione di un video a sfondo sessuale che la vedeva protagonista, sono arrivati da ieri sera in tv su Crime+Investigation (canale 118 di Sky) con il programma Online – Connessioni pericolose, condotto dalla giornalista Elena Stramentinoli. Un viaggio in otto episodi di mezz'ora ciascuno (due ogni sera il martedì dalle 22.00) alla scoperta delle diverse tipologie di crimini in rete, i cosiddetti casi di cybercrime. Ognuno viene ricostruito con l'ormai tradizionale sistema della docu-fiction, ovvero mettendo insieme i linguaggi del reportage e della finzione: da una parte con interviste a parenti e amici delle vittime, a magistrati e Forze dell'ordine; dall'altra con ricostruzioni interpretate da attori. Il caso d'esordio, quello di Carolina Picchio (drammaticamente raccontato soprattutto dal padre e dalla sorella), ha dato luogo anche al primo processo in Italia di cyberbullismo e di fatto alla legge recentemente approvata, anche se Online - connessioni pericolose non è il primo programma sull'argomento. Non troppo tempo fa Rai 2, ad esempio, ha messo in campo un esplicito #Mai più bullismo. In ogni caso è il potere comunicativo dei social che contribuisce ad alimentare in maniera esponenziale la diffusione di contenuti pericolosi e potenzialmente denigratori. Tutti sono online, sempre, con il potere di pubblicare un post o un video con qualsiasi scopo. Anche per offendere, insultare, ricattare. Le inchieste di Online - connessioni pericolose sono interessanti, le docu-ricostruzioni non sempre all'altezza. Anche la conduttrice tende a personalizzare troppo, ma la messa in guardia sul fenomeno è comunque importante. Non a caso il programma è realizzato in collaborazione con la Polizia di Stato. E sempre ieri sera, è andato in onda quasi in contemporanea su Canale 5 Storie in divisa dedicato ai Carabinieri. Ma di questo parleremo domani.
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