«La missione dell'Apollo VII ha cambiato drammaticamente il significato stesso della parola “casa”. In origine, il termine è stato usato per indicare il focolare e la casa in cui si era cresciuti. Poi, con l'espansione della società, il termine si è allargato ad includere la città di origine, il proprio Stato. Per gli astronauti Borman, Anders e Lovell il globo terrestre era apparso come un'oasi azzurra, circondata da un oceano di vuoto. Quella pallida macchia di colore, immersa nel buio cosmico, era la "casa" di tutta l'umanità.»
Umberto Guidoni, astronauta italiano, esprime in pagine essenziali il senso dell'avventura nello spazio e delle missioni
verso la Luna. Parole memorabili su un cambiamento antropologico: prima di una delle tante missioni Apollo, la casa era quella privata, famiglia, focolare. Poi il concetto si estende, città, nazione. Ma in un viaggio spaziale di tre astronauti americani la visione dall'alto del globo terrestre indica quella che è la nostra casa.
«Quando, a bordo dello Shuttle “Endeavour”, stavamo iniziando una manovra di rientro verso terra, non mi preoccupavo di dove saremmo atterrati, in quale continente, in quale Stato, in quei minuti stavo pensando solo che “stavo tornando a casa!”».
© Riproduzione riservata
ARGOMENTI: